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Informazioni

• un tasso di incremento delle temperature ogni 10 anni pari a 0.2 °C (RCP4.5) o 0.5 °C (RCP8.5), corrispondenti a +2 °C oppure + 4 °C a seconda dei due scenari emissivi e comportanti nel caso peggiore una temperatura massima media estiva in pianura ovunque superiore a 30 °C e in inverno intorno ai 10 °C
• un aumento, in entrambi gli scenari, del numero di notti tropicali (con temperatura minima dell'aria maggiore di 20 °C) e del numero di giorni tropicali (con T massima > 30 °C)
• un cambiamento del regime pluviometrico con meno piogge in primavera (che non sarà più la stagione più piovosa) e una diminuzione dei giorni di piovosi a discapito di fenomeni più intensi
• una riduzione del rapporto tra precipitazioni nevose rispetto alle totale (ovvero sempre meno acqua cadrà al suolo come neve) che nello scenario peggiore corrisponde all'assenza di neve alle basse quote dal 2050
• un'alterazione dei gradi giorno di riscaldamento e raffrescamento con un incremento dell'energia necessaria per adattarsi alle nuove temperature estive
• l'incremento dei valori estremi di siccità secondo l'Indice di Precipitazione Standard (SPI) con una diminuizione degli anni piovosi a discapito di quelli siccitosi
• un'alterazione dell'evapotraspirazione, importante indicatore dell'impatto del cambiamento climatico sull'agricoltura, con un aumento nello scenario migliore (RCP4.5) con un trend di +13.3 mm ogni 10 anni mentre nel peggiore (RCP8.5) di +34.6 mm ogni 10 anni