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Sfratto per morosità con citazione di convalida

Cos'e' lo sfratto per morosità

In genere, il primo atto del locatore, di fronte alla persistente morosità dell'inquilino, consiste in una lettera di diffida, inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno, nella quale si sollecita il pagamento dei canoni arretrati, invitando a lasciare libero l'immobile entro il termine indicato, pena il ricorso alle vie giudiziali.
Se la diffida non sortisce effetti, il locatore agisce con l'atto di intimazione di sfratto per morosità, con contestuale citazione in udienza per la convalida, nonché, ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti (in questo caso, il giudice emetterà decreto ingiuntivo).
  
All'udienza di convalida possono verificarsi le seguenti ipotesi:
- il conduttore si presenta e fa opposizione alla convalida; a questo punto il giudice potrà rinviare al giudizio ordinario l'esame delle cause di opposizione e decidere, o meno, di concedere subito al proprietario ordinanza di rilascio dell'immobile;
- il conduttore si presenta e salda la morosità o chiede al giudice il c.d. "termine di grazia", vale a dire un periodo entro cui saldare il proprio debito; il giudice può assegnare un termine non superiore a 90 giorni, rinviando l'udienza a non oltre 10 giorni successivi alla scadenza del termine assegnato;
- il conduttore non si presenta (o si presenta e non fa opposizione); il giudice, ove ricorrano i presupposti richiesti dalla legge e una volta resa attestazione, da parte del locatore, che la morosità persiste, emetterà ordinanza di convalida di sfratto, fissando la data entro la quale ottenere il rilascio forzato dell'immobile mediante ufficiali giudiziari.

Una volta emessa l'ordinanza, che costituisce titolo esecutivo per il rilascio, se il conduttore moroso non adempie entro il termine fissato dal giudice, il locatore, previa notifica dell'atto di precetto e decorso un termine non minore di 10 giorni, potrà procedere con la "monitoria di sgombero", ovvero con l'esecuzione forzata da parte dell'ufficiale giudiziario che, alla data e all'ora comunicate al conduttore, si recherà personalmente presso l'immobile per eseguire lo sfratto (usufruendo ove necessario dell'assistenza della forza pubblica), ed immettere nuovamente il locatore nel possesso del bene. 
 

Cosa succede quando mi arriva lo sfratto? Cosa posso fare?

Occorre rivolgersi tempestivamente all'Ufficio Casa del Comune, portando la seguente documentazione:

- ISEE
- contratto di locazione vigente
- intimazione di sfratto ricevuto
- redditi     

Si valuterà la possibilità di presentare istanza al fine di avviare il Fondo Morosità Incolpevole (FIMI). La domanda sarà valutata dalla Commissione Emergenza Abitativa, la quale potrà esprimere parere favorevole, contrario o sospendere la pratica al fine di acquisire ulteriori elementi. In caso di parere favorevole, si potrà avviare tale procedura, volta a sanare in toto o in parte la morosità pregressa dell'inquilino e a salvaguardare il mantenimento del conduttore nell'alloggio, sottoscrivendo un nuovo contratto a canone agevolato.