Mercoledì 5 giugno ore 17 in Biblioteca
Sarà presente l'autore
"Il cacciatore di foglie secche" è un giallo scritto dal giornalista Giorgio Bianco che utilizza la musica e il rapporto tra un grande chitarrista e una ragazza con una vita complicata per parlarci delle grandi passioni: amore, amicizia, tradimento...
Al "quattro" la magia inizia. E soltanto alla magia si può pensare ascoltando la melodia di Sultans of swing uscire perfetta grazie a quelle mani da chitarrista che sembrano buttate lì per caso, lievi come se facessero nulla, quasi immobili sulla Gibson "Diavoletto", eppure in grado di pretendere ogni estensione armonica dal morbido metallo delle corde D'Addario.
Edoardo sorride calmo con la sigaretta all'angolo della bocca, il fumo accarezza gli antichi capelli, mentre la punta dello stivale polveroso si muove leggermente a battere e levare, battere e levare... Quando inizia a cantare, la sigaretta è già finita sotto lo stivale, sempre con movimento calmo e sapiente. Edoardo suona leggero, la sua voce è la carezza di un uomo sulla pelle di una ragazza. (...)
Io sono ubriaca, di musica e di birra, ma anche di gioia: quella da bere fino all'ultima goccia, perché non dura...
Giorgio Bianco è nato a Torino nel 1964. Caporedattore di un giornale locale, fugge da tutta la vita: con gli sci ai piedi, la musica nelle orecchie, uno zaino pieno di libri sulle spalle.
Attraverso il giallo, l'autore svela i risvolti più forti dell'animo umano: amore e amicizia, ma anche tradimento e morte.
Ha già pubblicato i romanzi gialli "Notizie fredde" (2008) e "La morte vola" (2010) per ExCogita Editore. "Il cacciatore di foglie" è pubblicato da Neos Edizioni