Per chi, arrivando dal Viale di Porta Piacentina, si dirige alla piazza Centrale Vittorio Emanuele, la vista della chiesa di Santa Croce si annuncia di lontano: le sue strutture risaltano tra le vie Santa Croce e Real Collegio, con un sagrato di forma irregolare chiuso da una cancellata. Nell'interno l'impianto a sala, di per sè arioso, si dilata con le ampie cappelle laterali di cui, quella sulla destra, dedicata alla Madonna Consolata, ha un altare animato da colonne tortili.
Nella nicchia posta sulla destra verso il presbiterio, un gruppo ligneo monumentale del Settecento che raffigura il Cristo portacroce con ai lati la Veronica col sudario e un soldato che impugna la lancia. Documento insieme d'arte e di costume locale in quanto, malgrado la mole e il considerevole peso di trecento chili, soleva venire portato a braccia in processione in occasione delle ricorrenze annuali della Settimana Santa. Tradizione importante quanto antica, poichè la Confraternita di Santa Croce era stata fondata nel 1452 dai Cavalieri Gerosolimitani che, in quel sito, fuori porta, gestivano l'ospedale, ancora intitolato alla "Santa Croce".