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Pagine rare dell'ottocento Piemontese

stagione musicale

Stagione Musicale 2009-2010

Giovedì 10 giugno ore 21
Chiesa Parrocchiale S.Martino di Revigliasco
Associazione Pietro Canonica presenta :

PAGINE RARE DELL'OTTOCENTO PIEMONTESE
Quartetto Tamborini:
Bruno Reiteri, Antonio Sacco (violini)
Fabrizio Montagner (viola)
Marco Pasquino (violoncello)

Musiche di :
R. Grechi , M. Novaro,G. Quirici, F. Fusella, L. Picchianti,L. Sinigaglia, G. Bolzoni, F. G. Piazzano, G. Capitani, J. Burgmein

Il Quartetto Tamborini è stato fondato nel1996 dal violinista e ricercatore Bruno Raiteri. I musicisti del quartetto si dedicano alla riscoperta delle rarità del repertorio
piemontese e fanno rivivere nei loro concerti quella cultura che, tra folklore e intrattenimento, delineava la quotidianità musicale della società italiana e piemontese dell'Ottocento. Attingendo a tale singolare repertorio, le composizioni vengono riproposte trascritte per il più classico degli organici "classici": il quartetto d'archi.
Il Quartetto riporta così al pubblico, dopo anni di oblio, il lavoro di autori che ebbero
ruoli non secondari nella vita musicale della nostra regione tra XIX e XX secolo. Si pensi a Giuseppe Capitani, soprannominato "lo Strauss di Torino", allievo di Stefano Tempia; a Giovanni Bolzoni maestro concertatore del Teatro Regio; a Dino Sincero, organista e didatta, collaboratore della "Rivista Musicale Italiana"; a Felice Geremia Piazzano, organista e direttore della Cappella Metropolitana di Vercelli, professore di armonia e contrappunto all'Istituto Musicale Brera di Novara, al Vercellese Giovanni Testori, o al cuneese Bartolomeo Bruni, la cui produzione musicale si svolse nella Francia Rivoluzionaria.  Parallelamente a questo vasto repertorio, il gruppo ha riportato
alla luce anche brani di taglio più popolare, come Monferrine, Contraddanze, Mazurke, Galop, frutto di attente ricerche in archivi e biblioteche pubbliche e private.
Anni di costante ed attenta ricerca hanno portato il gruppo ad avere un archivio
immenso di composizioni dal quale attingere per il proprio repertorio.